Il tuo avversario è là, dall’altra parte della pista. Vai a prenderlo.
Gara semplice, ma brutale, l’inseguimento individuale. Due corridori—separati da 250 metri—si rincorrono per quattro chilometri all’interno di un velodromo (tre chilometri nelle gare femminili). Se uno dei due prende l’altro, questo vince—altrimenti trionfa chi percorre i quattro chilometri nel minor tempo possibile.
Gara brutale, ma che non spaventa Il Toro di Buja, aka Jonathan Milan. Anzi, pare proprio che il 21enne friulano si esalti di più quando c’è da andare a caccia di avversari.
Jonathan Milan all'europeo di Grenchen. Foto: Pietro Illarietti/Federciclismo
Giovedì 7 ottobre, Milan ha vinto l’oro nell’inseguimento individuale ai Campionati europei di Grenchen (Svizzera), battendo in finale il russo Lec Gonov. Milan ha vinto nel modo più ‘semplice’ dell’inseguimento: poco prima del terzo chilometro, il russo era ormai raggiunto. Tutti a casa e altro oro per l’Italia del ciclismo.
“Durante la finale vedevo che man mano si andava avanti riuscivo a mantenere un buon ritmo,” ha detto Milan a fine gara. “Raggiungere un atleta del calibro di Gonov è stata una grande soddisfazione inaspettata”.
Jonathan Milan alle Olimpiadi di Tokyo. Foto: SWpix
La vittoria in Svizzera è arrivata quattro giorni dopo la partecipazione alle Parigi-Roubaix, dove Milan aveva corso in supporto di un certo Sonny Colbrelli, suo compagno di squadra alla Bahrain-Victorius.
“Nel ciclismo le soddisfazioni non avvengono solamente quando si ottengono dei risultati personali, ma anche quando un tuo compagno di squadra conquista una vittoria o un traguardo molto mportante. @sonnycolbrelli alla @parisroubaixcourse sei stato semplicemente fantastico e ti sei preso ciò che ti spettava,” aveva scritto sul suo profilo Instagram dopo la vittoria di Colbrelli alla Roubaix. “Nel mio piccolo ho cercato di fare del mio meglio per aiutare la squadra durante la gara, come hanno fatto al meglio anche i miei compagni di squadra.”
E il suo meglio per una squadra, quella azzurra in questo caso, Milan lo aveva dato anche il 4 di agosto scorso, quando assieme a Filippo Ganna, Liam Bertazzo e Francesco Lamon, aveva vinto l’oro Olimpico a Tokyo in un altro inseguimento, quello a squadre. Anche in questo caso la gara si era disputata su quattro chilometri totali di percorso e in quell’occasione gli Azzurri avevano battuto la Danimarca e segnato un nuovo record mondiale (3’42”032).
Jonathan Milan alle Olimpiadi di Tokyo. Foto: SWpix
Ma l’oro di Milan è solo una delle quattro medaglie vinte dagli atleti Italiani all’Europeo di Grenchen (anche se però l’unica del metallo più prezioso). Nella giornata della vittoria di Milan è arrivato anche il bronzo di Rachele Barbieri nell’Omnium (specialità composta da quattro prove diverse: scratch, corsa a tempo, eliminazione e punti). E il giorno precedente sempre Barbieri aveva vinto l’argento assieme a Martina Fidanza, Silvia Zanardi e Martina Alzini nell’inseguimento a squadre.
Il quartetto femminile lanciato verso l'argento europeo. Foto: Pietro Illarietti/Federciclismo
Il secondo argento di giornata l’Italia l’ha portato con Letizia Paternoster, nella gara a eliminazione (dove si parte in gruppo e a ogni giro l’ultima del gruppo viene eliminata). “Una medaglia che rappresenta un nuovo inizio per quello che voglio ottenere in questo sport,” ha detto Paternoster a fine gara.
Rachele Barbieri concentrata nel pre gara. Foto: Pietro Illarietti/Federciclismo
E la stagione non è ancora finita per i pistard azzurri. Dal 20 al 24 ottobre , infatti, sono infatti in programma i Mondiali in pista. E ,guarda caso, si svolgeranno anche in un velodromo dove quel certo Colbrelli ha di recente fatto abbastanza bene: Roubaix.