Tour de France 2025: tutto quello che c'è da sapere sul percorso

Autore: Rachel Jary_

Con un percorso interamente in Francia, più arrivi in vetta, tra cui il Mont Ventoux, una cronometro nei Pirenei e il ritorno al tradizionale finale a Parigi, il direttore di corsa Christian Prudhomme ha costruito un Tour de France 2025 vintage ed esplosivo. Spera in un'altra appassionante battaglia tra il campione in carica Tadej Pogačar e il due volte vincitore del Tour Jonas Vingegaard. Battaglia che si svolgerà su alcune delle salite più iconiche dello sport.

Per il primo arrivo in vetta del Tour bisogna aspettare 10 giorni di gara, ma ci sono molte tappe collinari che lo precedono, dove sarà importante per i corridori della classifica generale rimanere vigili. C'è un grande rischio di vento laterale nella prima parte della corsa a tappe, quindi i ventagli sono una possibilità concreta che renderà più movimentata la settimana di apertura. Sebbene ci siano sette opportunità per i velocisti durante questa edizione, non c'è una tappa completamente pianeggiante, il che renderà il Tour difficile per gli sprinter.

Per i scalatori, la seconda metà del Grande Giro sarà ricca di sfide. Ci saranno cinque arrivi in vetta in quattro catene montuose, tra cui il ritorno del Mont Ventoux alla tappa 16, che dà il via all'ultima settimana di competizione. Prima di ciò, però, ci sarà una cronometro in salita, nei Pirenei, inserita tra due arrivi in cima all'Hautacam (13,6 km al 7,8%) e a Superbagnères (12,4 km al 7,5%). L'ultima settimana includerà anche l'infame Col de la Loze, che costituisce il punto più alto della corsa del 2025. Pogačar avrà dei demoni da combattere su questa salita dopo il suo spettacolare crollo del 2023, ma il gruppo affronterà la montagna dal versante orientale per la prima volta.

Dopo una dura conclusione a La Plagne e la penultima tappa collinare, il gruppo si dirigerà a Parigi per il tradizionale sprint finale sugli Champs-Élysées, alla fine di tre settimane estremamente impegnative. Sebbene il Tour de France 2025 non presenti strade bianche o pavé, le salite nella seconda metà della corsa sono implacabili e il vincitore finale sarà degno della maglia gialla.

Tappa 1: Lille Metropole - Lille Metropole (185 km)

Gli sprinter sono i favoriti per la prima maglia gialla. Ci sono tre salite durante la tappa. Nessuna di queste dovrebbe mettere in difficoltà i velocisti, ma saranno importanti per la battaglia per la prima maglia di miglior scalatore della corsa. C'è la possibilità di vento laterale, ma il risultato più probabile è una volata.

Tappa 2: Lauwin-Planque - Boulogne-sur-Mer (212 km)

Questa tappa collinare potrebbe decidere un nuovo leader della classifica generale, dato che ci sono diverse salite impegnative nelle colline dell'Artois e del Boulonnais. Le zone esposte favoriscono il vento laterale sulla costa, poi c’è la dura salita di Saint-Étienne-au-Mont con pendenze del 15% che metteranno alla prova i corridori. La salita ad Outreau arriva a circa 5 km dal traguardo, e la linea del traguardo sarà situata in cima a un’ascesa di un chilometro.

Tappa 3: Valenciennes - Dunkerque (178 km)

Il terzo giorno del Tour potrebbe anche essere adatto agli sprinter, ma il vento laterale è ancora un rischio. Dopo la salita del Mont Cassel, gli ultimi 35 chilometri della tappa attraversano la campagna e saranno esposti al vento. Vedremo una sfida tra i velocisti, ma i ventagli potrebbero rendere questa una giornata difficile.

Tappa 4: Amiens Métropole - Rouen (173 km)

Un'altra tappa collinare verso la Normandia, con diverse salite impegnative. La tappa quattro potrebbe essere vinta con una fuga. La Côte Jacques Anquetil potrebbe essere un trampolino di lancio ideale per gli attacchi.

Tappa 5: Caen - Caen (33 km)

Questa cronometro piatta sarà adatta agli specialisti, con strade larghe e assenza di tratti tecnici. I corridori della classifica generale cercheranno di limitare le perdite, mentre gli avversari vedranno questa come un'ottima opportunità per una vittoria di tappa al Tour.

Tappa 6: Bayeux - Vire Normandie (201 km)

La tappa sei rappresenta la prima volta che il Tour visita Bayeux, e i corridori affronteranno il terreno aspro delle campagne del Nord con un dislivello di 3500 metri e sei salite di categoria. C'è una sorpresa finale per via di un breve strappo in salita fino alla linea del traguardo.

Tappa 7: Saint-Malo - Mûr-de-Bretagne Guerlédan (194 km)

La tappa sette di venerdì in Bretagna si conclude con una doppia ascesa del Mûr-de-Bretagne, la stessa tipologia di tappa che ha visto Mathieu van der Poel vincere - e conquistare la maglia gialla - nel 2021. Sarà una giornata per gli specialisti della fuga e i passisti.

Tappa 8: Saint-Méen-le-Grand - Laval Espace Mayenne (174 km)

Gli sprinter saranno contenti di una tappa piatta e relativamente breve. Non c'è molto che dovrebbe mettere in difficoltà i velocisti in questa frazione.

Tappa 9: Chinon - Châteauroux (170 km)

Un'altra giornata relativamente piatta è in programma alla tappa nove, con 170 chilometri che potrebbero essere ventosi nel finale. Châteauroux occupa un posto importante nella storia del Tour: Mark Cavendish qui ha vinto la sua prima tappa nel 2008.

Tappa 10: Ennezat - Le Mont-Dore Puy de Sancy (163 km)

Coincide col giorno della presa della Bastiglia, la tappa 10 è una tappa importante per il Tour con il primo arrivo. A causa della festa nazionale, gli organizzatori hanno posticipato di un giorno il primo giorno di riposo e hanno regalato al pubblico uno scontro sul Puy de Sancy. È la vetta più alta del Massiccio Centrale - 3,3 km all’8%, ed è anche la settima salita di categoria due in una giornata che presenta 4.400 metri di dislivello.

Tappa 11: Tolosa - Tolosa (154 km)

Il gruppo potrà riprendere la corsa con calma dopo il primo giorno di riposo alla tappa 11, partendo da Tolosa per una frazione relativamente piatta. Gli sprinter dovrebbero avere l'opportunità di brillare qui, ma dovranno stare attenti a una ripida salita che si trova a soli 8 km dalla linea del traguardo.

Tappa 12: Auch - Hautacam (181 km)

In programma c’è un arrivo impegnativo in cima all'iconico Hautacam alla tappa 12. Ci sono due salite che precedono l'Hautacam, e che metteranno già in difficoltà alcuni corridori, fino a quando la salita finale di 13,6 chilometri al 7,8% deciderà il vincitore finale della tappa.

Tappa 13: Loudenvielle - Peyragudes (11 km)

Probabilmente una delle frazioni più interessanti di questo Tour de France è la tappa 13, la seconda tappa pirenaica: una cronoscalata individuale in salita di 11 km. Otto chilometri di questa tappa sono in salita, che termina su un ripido altiporto che avrà sicuramente un impatto sulla lotta per la classifica generale.

Tappa 14: Pau - Luchon Superbagnères (183 km)

A completamento di tre giorni incredibilmente impegnativi in montagna, il gruppo affronterà il Tourmalet, il Col d'Aspin e il Col de Peyresourde nella tappa 14, prima di affrontare la salita che porta a Superbagnères (12,4 km al 7,5%) a chiusura della tappa. Tutto ciò sicuramente contribuisce a compensare la mancanza di altitudine nei primi nove giorni di gara.

Tappa 15: Muret - Carcassonne (169 km)

La terza partenza del Tour da Muret in 10 anni, la tappa 15 è interessante e presenta più salite, ripide e impegnative. C'è una leggera discesa verso il traguardo e il gruppo dovrà stare attento al vento, che può essere forte in questa zona. È probabile che la tappa si decida con una fuga o una volata fra un gruppo ristretto di corridori.

Tappa 16: Montpellier - Mont Ventoux (172 km)

Un'altra tappa di montagna attende  i corridori subito dopo il secondo giorno di riposo. C'è solo una salita nel menu della tappa 16, ma è una salita iconica: il Mont Ventoux. Con 20,8 km e una pendenza media del 7,7%, il Ventoux arriva alla fine di una frazione altrimenti completamente pianeggiante di 172 km attraverso il torrido sud della Francia.

Tappa 17: Bollène - Valence (161 km)

Gli sprinter tornano a farsi vedere nella tappa 17. È una frazione breve e senza molte difficoltà, ma ancora una volta i velocisti dovranno stare attenti al vento negli ultimi 50 chilometri.

Tappa 18: Vif - Courchevel Col de la Loze (171 km)

La tappa 18 è la tappa regina del Tour de France 2025 con 5.500 metri di dislivello. Dopo le salite del Glandon e della Madeleine, ilgruppo affronterà l'imponente Col de la Loze per la terza volta nella storia del Tour. Tuttavia, questa volta la salita verrà affrontata dal versante orientale da Courchevel. Pogačar ha già perso tempo due volte contro il suo principale rivale sul Col de la Loze - 17 secondi contro Primož Roglič nel 2020 e ben sei minuti contro Vingegaard nel 2023 - quindi spererà in una giornata più fortunata nel 2025.

Tappa 19: Albertville - La Plagne (130 km)

Ci sono ancora più salite in programma nella tappa 19, l'ultima di montagna. A una partenza impegnativa verso il Col des Saisies, fanno seguito il Col du Pre e il Cormet de Roselend. La discesa darà l’occasione di rifiatare prima della salita finale a La Plagne. Un dislivello totale di 4600 metri annovera questa frazione fra quelle impegnative

Tappa 20: Nantua - Pontarlier (185 km)

La penultima tappa del Tour de France 2025 è collinare, e inizia sulle rive del lago di Nantua. L’altimetria ondulata e impegnativa offrirà un'ultima opportunità per le fughe, ma c'è anche la possibilità di vedere i corridori della classifica generale lottare se la maglia gialla è ancora in discussione.

Tappa 21: Mantes-La-Ville a Parigi Champs-Élysées (120 km)

Si torna alla tradizione per concludere il Tour de France 2025 con la volata sugli Champs-Élysées di Parigi. Vincere qui è uno dei più grandi riconoscimenti per uno sprinter, che si può giocare le sue carte per la gloria.

Immagine di copertina: Zac Williams/SWpix.com

Autore: Rachel Jary_

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