Tra le molte cose per cui il Giro d'Italia è conosciuto e apprezzato ci sono i paesaggi mozzafiato, i colori della primavera e anche, e soprattutto, le tappe in salita. Come sempre l'edizione 2021 non delude le aspettative.
Monte Zoncolan - Tappa 14
Il famoso tunnel del Monte Zoncolan (Image credit: Offside - IPP)
Inserito per la prima volta nel 2003, lo Zoncolan è diventato velocemente una delle salite più temute e famose del Giro. Nella tappa numero 14 il Giro lo scalerà per la settima volta.
Lunga circa 14 km, non è certo a salita più lunga del mondo. Tuttavia i primi 10 km hanno una pendenza spaccagambe media dell'8%. Dopo una breve sezione a poco meno del 5%, gli ultimi chilometri raggiungono percentuali spaventose in grado di fare rabbrividire anche gli scalatori più leggeri. Nel suo punto più ripido lo Zoncolan arriva ad avere una pendenza del 27%.
L’ultimo vincitore in cima allo Zoncolan è stato Chris Froome nel 2018. È stata la sua prima al Giro d'Italia e lo aveva riportato tra i pretendenti alla vittoria generale che aveva poi conquistat in modo sorprendente dopo una delle fughe in solitaria più spettacolari della storia del Giro, sul Colle delle Finestre.
Altri ex vincitori del temuto Zoncolan sono Michael Rogers, Gilberto Simoni — l'unico con due vittorie sullo Zoncolan — e Ivan Basso, che in questo Giro guida l’ammiraglia della Eolo-Kometa, undici anni dopo aver festeggiato la prima posizione nella classifica generale finale.
Leggi – The Zoncolan: The Giro's most feared climb
Passo Pordoi - Tappa 16
Il monumento a Fausto Coppi in cima al Passo Pordoi (Image credit: Frank Bienewald/LightRocket via Getty Images)
È la Cima Coppi del Giro d'Italia 2021 che contraddistingue la vetta più alta di ogni edizione del Giro ed è un tributo a Fausto Coppi, vincitore di cinque edizioni della corsa rosa. È la quattordicesima volta che il Passo Pordoi rappresenta la Cima Coppi del Giro.
Dal 1990, quando venne salito due volte nella stessa tappa, il passo dolomitico è una salita ricorrente del Giro. Da allora è stato scalato in dieci occasioni. Nonostante la sua ragguardevole altitudine - raggiunge i 2239 metri sul livello del mare — viene spesso inserito nelle fasi iniziali di tappa, piuttosto che nel finale.
Il Pordoi è famoso anche per il monumento commemorativo di Fausto Coppi che si trova sulla sua sommità, luogo di pellegrinaggio fotografico per tutti gli amatori di passaggio.
L’ultimo vincitore di una tappa che comprendeva il Pordoi è stato Tejay van Garderen su Mikel Landa nella diciottesinma tappa del Giro 2017. Quella fu l'unica vittoria di Van Garderen sul territorio italiano e la sua unica vittoria di tappa in un grande giro, bottino che potrebbe incrementare già quest’anno dato che è in corsa con la EF Education- Nippo, tenete d’occhio il pettorale 109.
Sega di Ala - Tappa 17
La Sega di Ala è una delle salite meno conosciute del percorso del Giro d'Italia 2021. Non è mai stata affrontata al Giro prima d’ora. Non per questo va sottovalutata, sotto nessun punto di vista.
La salita è incredibilmente ripida. I primi 6 km hanno una pendenza media del 10% e dopo un breve tratto al 7,5%, i chilometri seguenti hanno una proibitiva pendenza media del 12%. Una giornata no su questa salita comprometterà ogni possibilità di vittoria finale per chiunque.
Anche se non è mai stata affrontata al Giro prima d'ora, possiamo esaminare la tappa del Tour of the Alps 2013 che si è conclusa sulla salita di Sega di Ala. Vincenzo Nibali, quando ancora correva per l’Astana, fu il vincitore di giornata. Da rimarcare che il primo e il decimo erano separati da oltre due minuti, e altri due minuti separavano il decimo dal ventesimo arrivato di tappa. Considerando le pendenze assurde e il fatto che la corsa sarà alla fatidica terza settimana, ci aspettiamo distacchi simili anche al Giro.
Passo Fedaia - Tappa 16
La sezione iniziale del Passo Fedaia sale attraverso una stretta gola (Image credit: Tim De Waele via Getty Images
Il Passo Fedaia verrà scalato nella tappa numero 16 dell’edizione 2021 ed è una delle salite iconiche del Giro. Analizzando le sue pendenze e il profilo altimetrico è facile capirne il motivo.
La salita è lunga 14 km. La prima metà della salita ha una pendenza media di poco inferiore al 6%. Per poi raddrizzarsi molto rapidamente. I 5 chilometri finali sono in media ben oltre il 10% con una pendenza massima del 18% che offre l'opportunità perfetta per chi ha la gamba di mandare fuori giri i rivali.
Il Passo Fedaia è stato protagonista dell'edizione 2011 del Giro quando fu Mikel Nieve a vincere in solitaria la quindicesima tappa. Come il Pordoi, il Fedaia è raramente utilizzato come ascesa finale. Può essere invece terreno di battaglia efficace per un attacco a distanza atto a far saltare il banco grazie a pendenze spaccagambe che vanno ad aumentare fino allo scollinamento.
Immagine di copertina: Offside - IPP
Traduzione di Giuseppe Gambarini