Questo fine settimana torna uno degli eventi in più rapida crescita nel mondo del ciclismo: i Campionati Mondiali di Gravel.
Introdotti per la prima volta, con qualche polemica, nel 2022 con l’evento inaugurale in Veneto, questi campionati stanno rapidamente diventando un appuntamento sempre più discusso e rilevante nel calendario ciclistico. Quest’anno è previsto un ulteriore passo avanti in termini di professionalizzazione, grazie a una pianificazione anticipata e ben strutturata, resa possibile dall’annuncio tempestivo del percorso a Leuven, una differenza notevole rispetto alle preparazioni affrettate delle ultime due edizioni.
I Mondiali Gravel rappresentano un ibrido tra il caotico e avventuroso mondo delle gare gravel off-road, popolarissimo negli Stati Uniti, e la struttura più rigida e formale tipica dell’organizzazione UCI. Sono un evento unico nel panorama ciclistico. Molti dei più grandi nomi del ciclismo su strada saranno presenti, attratti dalla sfida di competere su terreni sconosciuti e imprevedibili, dove neanche gare come Strade Bianche o Parigi-Roubaix possono fare da base di preparazione.
Nonostante non sia prevista pioggia né per la gara femminile di sabato né per quella maschile di domenica, il percorso sarà comunque estremamente impegnativo, con i corridori messi alla prova in modi insoliti rispetto al passato.
Percorso
Il tracciato, simile a quello dei Campionati Europei di Gravel dello scorso anno, vedrà i ciclisti partire da Halle, una piccola città nel Brabante Fiammingo, per poi dirigersi a est, attraversando il paesaggio boschivo del Parco Nazionale delle Foreste del Brabante. L’arrivo è fissato a Leuven (già teatro dei Mondiali di ciclismo su strada 2021), dove gli atleti dovranno completare due giri finali per un totale di 181 km, mentre le atlete concluderanno la loro prova con un solo giro, per un totale di 134 km.
Per quanto riguarda il tipo di terreno, non ci sono particolari difficoltà altimetriche: il dislivello complessivo è di circa 1.000 metri, caratterizzato da brevi salite, piuttosto che da lunghe ascese. Il vero ostacolo sarà la superficie stradale. Circa metà della gara si svolgerà su strade asfaltate, mentre il resto sarà un impegnativo mix di ghiaia, pavé e strade non asfaltate. Le forature e le cadute saranno un rischio costante, e le abilità tecniche di guida saranno fondamentali per chiunque aspiri alla vittoria — con una buona dose di fortuna a fare la differenza.
Favoriti
Lotte Kopecky
Lotte Kopecky ha ormai conquistato quasi tutto su strada, con numerose vittorie nelle Classiche e diversi titoli mondiali su pista. Tuttavia, nel gravel è una debuttante assoluta, non avendo mai gareggiato in una competizione di questo genere. Ci sono quindi dubbi su come si adatterà alle specifiche esigenze di questo tipo di gara, ma in teoria dovrebbe essere ben predisposta, visto il suo successo in Classiche come la Parigi-Roubaix e la Strade Bianche. Inoltre, il titolo mondiale su strada conquistato lo scorso weekend a Zurigo dimostra che è in ottima forma.
Mathieu Van Der Poel
A solo una settimana dalla perdita del titolo mondiale su strada, Mathieu van der Poel potrebbe riscattarsi conquistando la maglia iridata nel gravel. È il nome di spicco tra i partecipanti della gara maschile, l'unica vera stella di primo livello che si cimenta in questa disciplina. Terzo due anni fa, dietro Gianni Vermeersch e Daniel Oss, e dopo aver saltato l’edizione dello scorso anno, questa volta punta deciso alla vittoria. Con la sua eccezionale abilità di guida e la sua comprovata capacità di vincere in ogni condizione, sia nel ciclocross che nelle Classiche di un giorno, sarà sicuramente l’uomo da battere.
Puck Pieterse
Come ai Mondiali su strada, anche nella gara femminile di gravel la squadra da battere sarà quella olandese, con alcune delle stesse atlete che, la scorsa settimana a Zurigo, sono rimaste deluse per non essere riuscite a vincere una medaglia. Tra le cicliste più promettenti per eccellere su questo terreno c’è Puck Pieterse, grazie alle sue credenziali nel ciclocross e nella mountain bike, oltre alle prestazioni su strada di quest'anno che la rivelano come una stella emergente. Anche Marianne Vos sarà al via, portando la sua esperienza e l'entusiasmo per le nuove sfide nel calendario. Tra le altre campionesse del mondo di ciclocross ci saranno Fem van Empel e Lucinda Brand, mentre Lorena Wiebes ha già dimostrato di poter trasformare la sua forma su strada in successi sul gravel, avendo conquistato il titolo di campionessa europea lo scorso anno.
Matej Mohorič
Matej Mohorič è determinato a difendere il titolo mondiale di gravel conquistato 12 mesi fa, rendendo la gara di quest'anno uno dei suoi obiettivi principali, dopo aver apprezzato l’esperienza della scorsa edizione. Tuttavia, le sue apparizioni nella Gravel World Series sono state limitate, poiché il suo calendario su strada ha avuto la priorità. Ha inoltre incontrato difficoltà nelle poche gare a cui ha partecipato: si è ritirato dall'Unbound Gravel a giugno a causa di una caduta, e un altro incidente durante il ricognizione gli ha impedito di competere alla Sea Otter questo mese. Resta da vedere se si sarà ripreso in tempo dall'ultimo incidente, ma Mohorič è comunque impaziente di gareggiare e replicare il successo del suo connazionale Tadej Pogačar, puntando a portare in Slovenia un altro titolo mondiale.
Tiffany Cromwell
Sebbene il percorso di quest'anno sembri favorire maggiormente i corridori provenienti dalla strada rispetto agli specialisti del gravel, è ancora vero che chi ha maggiore familiarità con questi terreni parte con un vantaggio. Per questo motivo, una ciclista come Tiffany Cromwell potrebbe superare atlete che solitamente la precedono su strada. È esattamente ciò che è successo lo scorso anno, quando ha vinto i Campionati Europei (anche se, essendo australiana, il titolo di campionessa europea è andato alla seconda classificata, Lorena Wiebes). Da allora, Cromwell ha continuato a ottenere successi nella Gravel World Series, incluso il recente trionfo alla Sea Otter Girona.
Jasper Stuyven
Il Belgio, nazione ospitante, è ben rappresentato da numerosi talenti del WorldTour su strada, come Florian Vermeersch, Tiesj Benoot e Quinten Hermans, insieme a uno dei velocisti più rapidi del mondo, Tim Merlier. Tuttavia, dato che la difficoltà del percorso rende improbabile un arrivo in volata, la loro speranza migliore potrebbe essere Jasper Stuyven. Il 32enne vanta nel suo palmarès alcune delle più importanti corse di un giorno, oltre a una particolare affinità con i terreni ghiaiosi, dimostrata dalla sua quasi vittoria di tappa al Tour de France a Troyes di quest’anno. Se riuscirà a ritrovare la forma della primavera, sarà un candidato molto pericoloso.
