Le Marche: dal mare alla montagna

Un percorso ad anello di quasi 700 chilometri attraverso 29 comuni. Con NoiMarcheBikeLife, si pedala dalla costa all’entroterra, esplorando la varietà del paesaggio marchigiano e le tradizioni locali.

Autore: Fulvia Camisa Immagini: NoiMarcheBikeLife

Come Emilio Salgari, che esplorava terre lontane con la fantasia per scrivere i suoi romanzi d’avventura, anche noi possiamo diventare “giramondo da scrivania”. Oggi, grazie alla tecnologia, è possibile immaginare un viaggio ed esplorarlo virtualmente prima di intraprenderlo. Gli strumenti digitali permettono di scopri- re punti di interesse, studiare i dettagli e pianificare percorsi che si trasformano in esperienze concrete.

Sto programmando una vacanza cicloturistica nelle Marche utilizzando una web app che offre mappe interattive, tracce GPX e informazioni dettagliate su altimetrie, lunghezza dei percorsi e livelli di difficoltà. La web app fornisce anche suggerimenti su dove mangiare, dormire e fare soste culturali. Ogni giorno posso scegliere un itinerario in base al mio livello di allenamento e decidere quali luoghi visitare.

Per chi desidera un’esperienza ben organizzata e senza preoccupazioni, NoiMarcheBikeLife offre pacchetti personalizzabili, pensati su misura per ogni esigenza e accompagnati da guide esperte. Tutto è accessibile tramite un numero verde gratuito.

Oggi, una vacanza in bicicletta non è solo un’esperienza fisica, ma anche un viaggio studiato nei minimi dettagli grazie a strumenti che rendono la pianificazione semplice e accessibile. Un esempio è l’itinerario ad anello Strade di Marca sviluppato nell’ambito del protocollo d’intesa NoiMarcheBikeLife. Questo progetto collega 29 comuni delle Marche, tutti impegnati a offrire un’accoglienza su misura per i ciclisti.

Dal 2012, il comune di Civitanova Marche guida l’iniziativa, che ha dato vita a un percorso permanente di quasi 700 chilometri. Lungo l’itinerario si attraversano paesaggi collinari, salite impegnative, borghi storici e la costa adriatica, toccando tutte e cinque le province marchigiane.

“L’itinerario attraversa 29 comuni che hanno aderito al protocollo NoiMarcheBikeLife, toccando sia la costa che l’entroterra”, spiega Mauro Fumagalli responsabile - insieme alla Miconi srl - del progetto. “Abbiamo scelto percorsi poco trafficati, privilegiando strade a bassa percorrenza per garantire tranquillità e sicurezza. Il vantaggio di pedalare su strade isolate – asfaltate, bianche o sterrate – è vivere il viaggio in serenità, immersi in splendidi paesaggi. Il percorso cicloturistico si snoda tra le meraviglie dell’arte e della cultura dei suggestivi borghi marchigiani, offrendo un’esperienza unica arricchita da degustazioni di prodotti tipici locali. Un viaggio che permette di immergersi nella straordinaria bellezza del territorio marchigiano, dove tradizione, storia e sapori si fondono in un’armonia indimenticabile”.

In prossimità di ognuno dei 29 comuni sono stati creati altri tre percorsi di circa 30-50 chilometri e che approfondiscono l’offerta bike friendly del territorio, con le sue strutture ricettive, i bike hotel e i punti di noleggio bici. In ogni comune sono stati installati pannelli informativi con QR code che rimandano agli itinerari disponibili e alla web app. Complessivamente, l’iniziativa coinvolge circa 200 strutture bike-friendly, tra hotel e servizi dedicati al cicloturismo di qualità.

La web app NoiMarcheBikeLife consente di accedere a servizi come il noleggio, l’assistenza e il trasporto bagagli direttamente nella struttura di pernottamento. Inoltre, grazie al servizio di transfer personalizzato, permette di spostarsi agevolmente tra i comuni del percorso, risolvendo ogni aspetto logistico. “Attraverso diverse tipologie di QR code è possibile accedere a una gamma di servizi utili: dal- le informazioni tecniche sui percorsi alla prenotazione di una guida per un’esperienza più personalizzata”, spiega Fumagalli. “C’è chi preferisce pedalare in autonomia, sfruttando il materiale informativo disponibile alle fiere, negli uffici turistici o sulla nostra app. Altri scelgono di essere accompagnati da una guida, personalizzando il percorso in base al livello di allenamento e agli interessi, e racconta le varie peculiarità dei luoghi attraversati. Questa opzione è molto apprezzata soprattutto dai gruppi di stranieri, che trovano nella guida un supporto prezioso per scoprire cultura e tradizioni locali. L’obiettivo è offrire un’esperienza flessibile, capace di adattarsi alle esigenze di ciascun cicloturista”. 

Un progetto che unisce territorio e cicloturismo

Il progetto è il risultato di un lavoro scrupoloso, ispirato a modelli di successo consolidati in Europa: itinerari che attraggono appassionati provenienti da tutto il mondo grazie alla combinazione di servizi dedicati e un legame con il territorio. “Un’ulteriore soddisfazione è sapere di aver creato un network che non solo regala esperienze uniche ai ciclisti, ma favorisce opportunità di lavoro e crescita per il territorio”, afferma Fumagalli. “Di recente, il percorso è stato ampliato includendo comuni lungo la costa adriatica e nell’entroterra, celebri nel mondo del ciclismo per essere stati teatro di tappe della Tirreno-Adriatico e del Giro d’Italia”.

Il percorso completo di NoiMarcheBikeLife parte e si conclude a Civitanova Marche, città portuale sul mare Adriatico. Da qui, la Ciclovia Adriatica prosegue verso sud, tra spiagge dorate e il suono delle onde, fino a San Benedetto del Tronto, la “Città delle Palme”, caratterizzata dalle sue iconiche file di palme. Dalla costa si raggiunge l’entroterra fermano, una terra che conserva intatto il suo passato. Nella Marca Fermana si attraversano borghi come Grottazzolina, con vista sui Sibillini, e Magliano di Tenna, dalle stradine medievali intrecciate. A Montegranaro, le antiche botteghe artigiane raccontano la tradizione dei calzolai che hanno trasformato la città in un rinomato centro internazionale della calzatura. 

La tappa successiva è Corridonia, legata alla figura di Filippo Corridoni e al fascino del borgo. Da Corridonia, una strada immersa nel verde conduce a Petriolo, che, con le sue caratteristiche stradine bianche è ideali per chi ama l’avventura su due ruote. Si prosegue poi verso Mogliano, noto per l’antica tradizione della lavorazione del vimini. Il percorso attraversa Montegiorgio, terra della Dieta Mediterranea e le sue frazioni, Alteta e Cerreto, per poi proseguire tra le colline verso Falerone, dove il Teatro Romano richiama epoche lontane. Le prime salite portano a Penna San Giovanni, un borgo arroccato che offre una vista spettacolare sui maestosi Monti Sibillini e, in lontananza, sul mare. Il percorso continua verso Sarnano, scrigno di storia medievale ai piedi delle montagne, da cui parte la sfida della salita al Sassotetto. La discesa successiva conduce al Lago di Fiastra, un gioiello incastonato nel cuore selvaggio delle Marche. “Sui Monti Sibillini, le strade bianche offrono un’esperienza ciclistica unica. Qui si trovano salite che raggiungono i 2.000 metri, lambendo il confine tra Umbria e Marche”, prosegue Fumagalli. “Lungo l’ascesa che da Sarnano conduce a Sassotetto, al Valico di Santa Maria Maddalena, è stata collocata una stele dedicata a Michele Scarponi, che su questa salita si allenava spesso. Questo luogo, intriso di significato, è un importante punto di memoria per ricordare il campione. Il percorso attraversa pascoli estivi in un’area quasi disabitata, dove pedalare regala una straordinaria sensazione di isolamento, immersi nella natura incontaminata”.

Lasciati i Sibillini, il percorso conduce a Tolentino e all’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, immersa in un’oasi verde ideale per una pausa rilassante. Proseguendo, si arriva a San Severino Marche, con la sua elegante piazza, e successivamente a Elcito, noto come il “Tibet delle Marche”. Da Elcito si raggiunge Matelica, famosa per il Verdicchio, per poi approdare a Treia, uno dei borghi più belli d’Italia, circondato da percorsi boschivi perfetti per gli appassionati di mountain bike. Ad Appignano si possono incontrare gli artigiani locali, celebri per le pregiate terrecotte. Continuando il viaggio, si arriva a Montefano, che ospita un affascinante teatro in legno. Da qui, una strada panoramica conduce a Cingoli, il “Balcone delle Marche”, con una salita impegnativa ma che offre viste spettacolari come ricompensa.
L’itinerario prosegue verso Cupramontana, cuore del Verdicchio dei Castelli di Jesi, dove si pedala tra vigneti e dolci colline. Successivamente, si raggiunge il borgo di Apiro, ai piedi del Monte San Vicino, e, percorrendo strade panoramiche, si arriva a Genga. Qui, le Grotte di Frasassi regalano uno spettacolo naturale senza pari. “È un luogo davvero unico, e le grotte sono incredibili. Fermarsi a visitarle incarna perfettamente il concetto di turismo lento, che per noi è fondamentale. Le Marche offrono tranquillità, una qualità della vita elevata, prodotti locali straordinari e un ricco patrimonio artistico e storico. È una regione che merita di essere scoperta”, sottolinea Fumagalli.

L’intermodalità e il passaporto del cicloturista

Merita una sosta anche Monsano, eccellenza marchigiana premiata per la sostenibilità nel 2008 dal Patto dei Sindaci per il clima e l’energia. Da qui pedalando di arriva fino a Fano, città di grande fascino e ricca di storia, patria di Vitruvio, il famoso architetto e ingegnere romano. Poco distante si trova Senigallia, celebre per il Summer Jamboree, festival internazionale che celebra la cultura degli anni ‘50. Proseguendo verso sud, si raggiunge Ancona, dove il Monte Conero domina il panorama con le sue bianche falesie che si tuffano nell’Adriatico. Il percorso attraversa le strette vie del centro storico, affacciato sul mare, offrendo scorci spettacolari. Ancona e le spiagge di Portonovo concludono l’esperienza con il loro fascino unico.

Rientrando nel maceratese, l’itinerario attraversa Potenza Picena, dove, in estate, i campi di girasoli dipingono il paesaggio di giallo intenso, e prosegue fino a Morrovalle, un borgo suggestivo con il suo antico convento francescano. Da qui, una lunga discesa porta direttamente all’Adriatico, concludendo la pedalata a Civitanova Marche. “Partire da Civitanova e suddividere il percorso in tappe ha i suoi vantaggi”, dice Fumagalli. “Inizi con un tratto lungo la costa, per poi addentrarti dolcemente nelle colline, attraversando una zona dal profilo più morbido. Nei giorni successivi, invece, affronti le parti più impegnative, con pendenze che arrivano al 18%, questi tratti ti mettono davvero alla prova, e lì – come si dice in gergo – le gambe le lasci”.

Per rendere l’esperienza cicloturistica ancora più speciale, chi pedala lungo il percorso NoiMarcheBikeLife può richiedere il passaporto del cicloturista. “Volevamo creare qualcosa che stimolasse i cicloturisti, un po’ come il Cammino di Santiago di Compostela”, aggiunge Fumagalli. “Ci siamo ispirati a quell’esperienza e abbiamo ideato il passaporto, uno strumento pensato per rendere il viaggio più coinvolgente. Si parte col primo timbro e, lungo l’itinerario, si collezionano quelli degli altri comuni attraversati”. In ogni comune aderente, i cicloturisti possono apporre un timbro sul proprio passaporto di viaggio, un ricordo personale che attesta il passaggio lungo l’itinerario. Completando la raccolta dei timbri dei 29 comuni, si riceve un certificato che celebra l’impresa compiuta.

“Abbiamo pensato anche a una maglietta celebrativa. Completando il tour e inviandoci il passaporto compilato, spediamo una t-shirt di NoiMarcheBikeLife. È un gadget simpatico che aggiunge un tocco finale all’esperienza. Nel 2023 e nel 2024 abbiamo avuto gruppi che hanno completato l’intero itinerario. L'anno scorso, a marzo, un gruppo di Ravenna, composto da 25 cicloturisti, ha percorso l’intero anello in sette giorni, partendo e tornando a Civitanova Marche. Ci hanno inviato i passaporti timbrati, tutti personalizzati, e noi abbiamo spedito le t-shirt. Hanno persino organizzato una festa finale e ci hanno mandato foto di ringraziamento. È stato un momento davvero emozionante”, conclude Fumagalli. 

Con i suoi quasi 700 chilometri, il percorso NoiMarcheBikeLife offre svariate possibilità per vivere giornate indimenticabili in sella. La presenza di tre linee ferroviarie — la ferrovia Adriatica, quella che attraversa la Val di Chienti e la linea Roma-Falconara Marittima — con fermate in diversi comuni aderenti consente di combinare bici e treno, rendendo il viaggio ancora più flessibile e accessibile.

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Il cicloturismo che abbraccia 29 comuni delle Marche

NoiMarcheBikeLife è un consorzio di 29 comuni, uniti da un protocollo d’intesa per la promozione turistica del territorio, con particolare attenzione al cicloturismo. Gli itinerari che compongono il percorso permanente ad anello descritto, chiamato Strade di Marca, sono stati disegnati per offrire un’esperienza emozionale, pedalando lungo strade asfaltate a bassa percorrenza, piste ciclabili, strade bianche e sentieri, ideali per bici da strada, trekking, gravel ed e-bike. È stato inoltre realizzato un catalogo di viaggi in bici proponendo esperienze di viaggio appositamente per gli amanti del cicloturismo.

I comuni coinvolti nel progetto sono Civitanova Marche, Ancona, Apiro, Appignano, Cingoli, Corridonia, Cupramontana, Falerone, Fano, Fiastra, Genga, Grottazzolina, Magliano di Tenna, Matelica, Mogliano, Monsano, Montefano, Montegiorgio, Montegranaro, Morrovalle, Penna San Giovanni, Petriolo, Potenza Picena, San Benedetto del Tronto, San Severino Marche, Sarnano, Senigallia, Tolentino, Treia.

Per qualsiasi informazione o necessità, è disponibile un numero verde gratuito: 800 910 531. 

www.noimarchebikelife.it

Autore: Fulvia Camisa Immagini: NoiMarcheBikeLife

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