Testo di: Alessandra Bucci
Foto di: Alex Whitehead/SWpix.com
La scorsa estate mi é ricapitato tra le mani “Il piccolo Principe”, tra miei libri preferiti sin da bambina e incredibilmente sempre attuale e di grande ispirazione. Uno dei passaggi dice cosí:
“Se vuoi costruire una barca prima risveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato. Appena si sarà risvegliata in loro questa sete si metteranno subito al lavoro per costruire la barca".
Se la nazionale italiana (maschile e femminile) agli Europei su Pista di Grenchen ha avuto successo, gran parte di esso é anche merito del CT, Marco Villa, che sicuramente ha saputo toccare le corde giuste negli atleti in gara e risvegliare questo sentimento all’interno del gruppo, portando il ciclismo italiano ad ottenere 7 medaglie, di cui ben 3 d’oro.
La costruzione della barca azzurra é iniziata nel 2016, proseguita poi con i numerosi successi dei Giochi Olimpici di Tokyo, dove tra tante soddisfazioni ricordiamo peró anche alcuni momenti di difficoltá. In quell’occasione per esempio Marco Villa ricorda:
«Elia era partito male ed era bloccato, non lo riconoscevo. Dopo la prima prova gli ho parlato mentre era sui rulli. Non so se le mie parole sono servite, ma già alla seconda gara era diverso» - «Cosa gli ho detto in quei minuti? Di divertirsi, non lo vedevo spensierato. Teniamo un profilo basso. Siamo sempre stati sereni e convinti dei nostri mezzi e lo abbiamo dimostrato. Abbiamo un gruppo che sa gestire queste situazioni».
Motivare e stimolare gli atleti alla risoluzione precoce del problema, affrontandolo con tenacia e determinazione, cercando di non demotivarsi e non fuggire dalla realtà. Marco Villa é un maestro in questo. Ai Giochi di Tokyo l’Italia vinse poi la medaglia d'oro nell'inseguimento a squadre. Il quartetto tricolore é riuscito a togliersi la soddisfazione di conquistare l’oro anche all’Europeo davanti alla Gran Bretagna: Filippo Ganna, Francesco Lamon, Manlio Moro e Jonathan Milan hanno dominato in 3:47.667, riscattando la sconfitta degli ultimi Mondiali.
Le dichiarazioni a fine gara di Jonathan Milan «Sono sicuro di una cosa: con questo gruppo di amici diventa tutto più facile» non sono altro che una piacevole conferma di quanto detto sopra e che in fin dei conti ci ricordano quanto sia importante collaborare insieme, sempre. In ufficio, in famiglia, a scuola…se il singolo si sente parte integrante del gruppo, la squadra diventa invincibile.
La barca azzurra é in fase di continua evoluzione e noi non vediamo l’ora di goderci il viaggio insieme a loro, i nostri campioni. Destinazione finale…Parigi 2024!